I TRASFERIMENTI GRATUITI DI DENARO AI FIGLI
I trasferimenti gratuiti di denaro sono soggetti a regole precise, sia sul piano fiscale sia su quello sostanziale. Si tratta infatti di vere e proprie donazioni, che devono rispettare una forma precisa per consentirne la piena trasparenza.
La donazione richiede un atto notarile alla presenza di due testimoni. Il particolare formalismo serve ad attirare l’attenzione di chi sta donando sull’importanza del suo gesto, che lo priva di un bene o di un diritto senza ottenere nulla in cambio, e anche a consentire una verifica imparziale, da parte del notaio e dei testimoni, sull’effettiva volontà del donante. Una donazione eseguita in un altro modo non sarebbe valida.
Fanno eccezione solo le donazioni di beni mobili di “modico valore”, che sono valide anche in mancanza dell’atto pubblico, purché vi sia stata la consegna del bene. Sono così fatti salvi i regali che si fanno abitualmente nei compleanni e nelle festività, purché si tratti di piccole somme di denaro o di beni mobili di valore limitato. Il concetto di “modico valore” è piuttosto elastico, e la giurisprudenza ha precisato che deve essere valutato considerando le condizioni economiche del donante, quindi la stessa somma di denaro potrebbe essere considerata di modico valore per una persona abbiente, e non esserlo per chi si trova in una situazione di ristrettezza economica.
Attenzione, dunque, ai trasferimenti gratuiti effettuati senza l’intervento del notaio, con un semplice bonifico bancario o una modifica nell’intestazione del conto titoli o di fondi di investimento. Questo trasferimento, o cambio di intestazione, eseguito con una firma fatta in banca, in realtà non è valido, e la sua nullità potrebbe essere fatta valere, oltre che dal donante stesso, anche dai suoi eredi, che potrebbero chiedere la restituzione del denaro o dei titoli trasferiti in questo modo, o dagli eventuali creditori.
Ma non è finita. Le donazioni eseguite senza l’intervento del notaio attireranno anche l’attenzione del fisco, perché possono nascondere un’evasione dell’imposta di donazione, e fanno sospettare anche altre irregolarità tributarie.
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