RISTRUTTURARE IL DEBITO
La gestione del debito è sempre più importante per le imprese e le famiglie. La crisi economica, che ha seguito lo scoppio della bolla creditizia degli scorsi anni, ha reso molto più difficile l’accesso ai finanziamenti bancari. Ci sono più ostacoli da superare per ottenere credito, ma anche semplicemente per mantenere il livello di credito ottenuto in passato. Un accesso al credito più difficile significa anche un maggior costo per i finanziamenti che si riescono ad ottenere, anche in una fase di tassi di interesse eccezionalmente bassi, come quella in cui ci troviamo ora. Quando la situazione economica inizierà, gradualmente, a migliorare, i tassi di interesse non potranno far altro che salire, e con essi i costi per le imprese e le famiglie. Ecco perché molti hanno già attuato una ristrutturazione del debito che consente di affrontare meglio questa fase di recessione.
Un debito a breve termine, sostenuto esclusivamente da garanzie personali, quali le fideiussioni, risulta inevitabilmente più oneroso per il debitore rispetto ai finanziamenti garantiti da ipoteca su un immobile. Basta pensare alla differenza di tasso che esiste tra un affidamento concesso sul conto corrente, o un’anticipazione su fatture, e un mutuo ipotecario. Senza contare che un mutuo a lungo termine consente una maggiore tranquillità e una solida pianificazione del futuro, non esponendo continuamente al rischio di un mancato rinnovo alla scadenza (o di un rinnovo a condizioni più onerose). Molte imprese, dunque, hanno già iniziato a ristrutturare il debito stipulando con la propria banca un mutuo garantito da ipoteca sugli immobili dell’azienda (o anche quelli personali dell’imprenditore o dei soci, che in questo caso intervengono come terzi datori d’ipoteca), di durata quinquennale o decennale, per estinguere contestualmente i debiti a breve termine, che risultavano più onerosi. Il costo del finanziamento, in questo modo, si abbassa, anche tenendo conto delle spese accessorie da sostenere per il mutuo, che sono spese “una tantum”, e comunque sono molto più basse di quanto si possa pensare, anche grazie alle agevolazioni fiscali. Chi ha a disposizione un fabbricato, personale o dell’impresa, può valutare questa opportunità.
Per le aziende agricole, in particolare, che nella maggior parte dei casi sono proprietarie dei terreni su cui svolgono l’attività, la ristrutturazione del debito mediante un mutuo agrario può tradursi in una rapida riduzione dei costi finanziari, sempre più importante per far quadrare i conti dell’impresa. E infatti sono già tante le aziende che hanno fatto questa scelta, a partire da quelle di maggiori dimensioni, fino ad arrivare a quelle più piccole.
Anche per le famiglie, d’altronde, può essere utile pensare a una ristrutturazione del debito. Per chi è proprietario della casa in cui vive, o comunque di un fabbricato, un mutuo di liquidità può essere l’alternativa più conveniente a una miriade di piccoli finanziamenti e prestiti personali, con tante rate da pagare e un costo complessivo molto più elevato, anno per anno.
Per avere un consiglio in proposito, parlatene con il vostro notaio di fiducia.
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